martedì 30 aprile 2013

L'alba del carro armato

Ad integrazione del precedente post sull'evoluzione dei mezzi corazzati che si sono avvicendati sul campo di battaglia ("Una Storia corazzata"), ecco una rapida ma efficace carrellata dei carri armati che, lanciati all'assalto per la prima volta in mezzo alla Terra di Nessuno tra le trincee della Grande Guerra, avrebbero nel giro di poche decine di anni rivoluzionato le principali strategie belliche impiegate in battaglie campali: da semplice supporto per la fanteria, malgrado con scopi più vicini al terrorismo psicologico che di effettiva protezione, si trasformarono progressivamente nell'ossatura dell'esercito di terra e si guadagnarono l'onore (nonché l'onere, visto il rischio a cui erano sottoposti gli equipaggi) di gestire la prima linea di attacco, sulle cui capacità di penetrazione si giocava buona parte delle sorti dell'attacco. Viceversa, i soldati a piedi, che appena un secolo prima avevano lanciato un certo Napoleone Bonaparte verso il trionfo, finirono sempre più per costituire un corpo d'appoggio, non per questo meno fondamentale, il cui compito rimaneva quello di rinforzare il fronte alle spalle dei corazzati, assicurando i territori conquistati dal punto di vista logistico, senza per questo rinunciare ai tradizionali scontri a fuoco nelle retrovie.
Sebbene l'idea si debba esclusivamente al genio degli Inglesi, da sempre innovatori in ambito militare, il video illustra come nessun contendente si tirò indietro di fronte alla prospettiva di spezzare lo schieramento di trincee a fronte di perdite contenute. Tuttavia, si trattava principalmente di imitazioni grossolane, volte soprattutto ad assicurare il prestigio dell'industria nazionale.




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