"Man is not the only animal who labors; but he is the only one who improves his workmanship"- Abraham Lincoln, 1858
Abraham Lincoln fu il sedicesimo presidente degli Stati Uniti (dal 1861 al 1865) e fu il principale artefice della vittoria degli unionisti nella guerra di secessione americana e dell'abolizione della schiavitù.
Nato a Hodgenville, in Kentucky, il 12 febbraio 1809 da una famiglia di pionieri, intraprese gli studi giuridici, guadagnandosi ben presto una solida reputazione per la sua onestà.
Non a caso, notoriamente viene raffigurato nella memoria storica come un uomo calmo e riflessivo. Ma forse non tutti sanno che alcuni anni prima di diventare Presidente degli Stati Uniti, il suo temperamento era ben diverso, costituito da frequenti scatti di ira, in cui dava prova di saper esprimere una furia intensa e incontrollata (probabilmente causata, secondo studi recenti, dagli scompensi indotti dalle pillole usate da Lincoln per vincere la depressione).
Nel 1833 fu eletto deputato al parlamento dell'Illinois. In materia di schiavitù, era un antischiavista convinto, anche se non condivise mai appieno la posizione degli abolizionisti. Nel 1860 i repubblicani lo candidarono alla presidenza: ottenne la maggioranza dei voti ed entrò nella Casa Bianca. Subito dopo la vittoria, intraprese i primi passi per staccarsi dall'Unione. Lincoln si mostrò aperto al dialogo ma rifiutò di prendere in considerazione un'eventuale estensione della schiavitù.
Nel febbraio del 1861 sette stati sudisti si separarono formalmente dall'Unione; altri stati del sud seguirono il loro esempio e scoppiò la guerra che si concluse nel 1865 con la vittoria dei nordisti.
Già nel 1862 il presidente emanò il proclama di emancipazione che liberava gli schiavi e autorizzava la creazione di unità militari di colore.
Lincoln, però, era determinato a porre l'emancipazione su una base permanente e nel 1864 propose l'introduzione di un emendamento contro la schiavitù nella Costituzione. Tale emendamento venne accettato dopo la sua rielezione, nel 1865. Poche settimane dopo l'inizio del suo secondo mandato, Lincoln annunciò pubblicamente il suo sostegno al suffragio limitato per i neri in Lousiana.
Un fanatico sudista, John Wilkes Booth, preoccupato dell'eventualità che i neri potessero ottenere il diritto di voto, il 14 aprile del 1865 ferì mortalmente Lincoln, a Washington. Fu dichiarato morto la mattina del giorno seguente.
Al di là della sua attività politica ricca di eventi, pochi sanno che Abramo Lincoln nutrisse la passione per la tecnologia. Alcuni suoi amici fidati rivelarono quanto amasse fermarsi nei ranch durante le cavalcate in campagna, al fine di esaminare da vicino gli utensili impiegati dai contadini. In gioventù aveva svolto le professioni più disparate, dal taglialegna al fabbro, e in particolare quella di barcaiolo gli tornò utile quando si mise al lavoro con un sistema di galleggiamento d'emergenza, da impiegarsi nei battelli arenati: casse a tenuta stagna, riempite d'aria, potevano essere immerse all'occorrenza per massimizzare la spinta di Archimede e alzare la linea di galleggiamento dell'imbarcazione. Si narra che l'intuizione avrebbe stuzzicato la fantasia del futuro presidente degli Stati Uniti nel momento in cui fu costretto, insieme al resto dell'equipaggio e dei passeggeri, a tuffarsi nelle gelide acque di un fiume per disincagliare la chiglia di una nave in balia degli scogli. Per visionare il brevetto completo, ecco il link:
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